Amici dell'emissario - Capistrello

Ferrovia elicoidale di Capistrello

La Ferrovia Elicoidale di Capistrello sulla tratta ferroviaria Avezzano-Roccasecca è un’opera definibile senz’altro un capolavoro di ingegneria ferroviaria. Venne realizzata a cavallo tra il 1877 ed il 1902, anno di inaugurazione dell’ultima tratta da Balsorano ad Avezzano che presentò i maggiori problemi altimetrici.

Per risolvere il problema tecnico del forte dislivello in uno spazio relativamente breve (si passa infatti dai 623 metri di quota presso Pescocanale ai 725 metri circa dei sovrastanti Piani Palentini), i progettisti della Rete Mediterranea, ed in particolare l'Ing. Ernesto Mangiarotti, hanno tracciato un percorso ad U ad andamento elicoidale che non supera la pendenza del 25 per mille (ridotta al 20 in galleria). Riuscirono inoltre a mantenere il raggio minimo di curvatura a 300 m in coerenza con le prestazioni delle locomotive dell'epoca.

Il tracciato si sviluppa all’interno di ben 7 gallerie che non superano singolarmente la lunghezza di 1500 metri.

La Linea Ferroviaria Avezzano Roccasecca venne progettata all’epoca del Regno delle Due Sicilie per collegare Napoli ai territori interni dell'Abruzzo.

Con la costituzione del Regno d'Italia nel 1861 e il trasferimento della capitale a Firenze nel 1865, la linea ferroviaria acquistò ancora più importanza poiché doveva servire a congiungere il Mezzogiorno d’Italia con la nuova capitale aggirando lo Stato della Chiesa.

Ma nel 1870, con la fine dello Stato Pontificio, vennero meno tutti i presupposti, se non l'utilità della linea per i legami tradizionalmente forti fra Napoli e l'Abruzzo e, naturalmente, per i traffici locali di persone e merci.